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Luca Favali: "ci vorrà ancora del tempo per tornare alla normalità"

 

Intervistiamo l'esperta punta della #PrimaSquadra Luca Favali: "Ormai è già un anno che conviviamo con un virus che ha stravolto le nostre vite e purtroppo, a mio parere, ci vorrà ancora del tempo per tornare alla normalità.

Il calcio, soprattutto ai nostri livelli, è fatto di passione e divertimento perciò, quando si parla di salute e sicurezza delle persone, ritengo sia giusto fare un passo indietro e adeguarci alle decisioni che verranno prese da chi di dovere.

Mi manca il campo, le partite e soprattutto vivere lo spogliatoio coi miei compagni visto che, tranne un paio di mesi, siamo praticamente fermi da un anno. Per questo ci tengo a ringraziare il Ca de Rissi che ci ha messo a disposizione il campo due sere a settimana per giocare a calcio tennis, un modo per divertirsi, tenersi in movimento e stare insieme rispettando il distanziamento e le norme di sicurezza.

Spero comunque che la situazione migliori per poter tornare alla vita di sempre, nel frattempo sempre forza CaDe".

Origo: "siamo pronti a continuare, programmare quella che sarà la nuova stagione"

 

Dopo un anno di convivenza con questo dannato virus dove a parte qualche campionato maggiore non ci saranno verdetti,siamo pronti a continuare,programmare quella che sarà una nuova stagione.

È difficile scrivere qualcosa quando vorresti parlare di risultati,classifica ecc... A più riprese ho scritto che il nostro movimento è importante e merita considerazione. La risposta più chiara l’abbiamo ricevuta dal nostro settore giovanile,dove tra mille problematiche siamo andati avanti senza mai fermarci. Importante per il loro percorso di crescita.

Che quella del Ca De Rissi fosse una grande famiglia già lo sapevo ma in questo periodo ho notato grande dedizione da parte degli addetti ai lavori. I mister sempre presenti danno l input giusto per non mollare. Il presidente ha messo tutti nelle condizioni giuste per andare avanti, ha creato tornei ed allenamenti individuali che pochissime società sono state in grado di fare e parlo anche di società di un paio di categorie superiori.

Chiudo ringraziando chi è riuscito a tenere tutto unito con somma maestria...GRAZIE PRESIDENTE!!!...GRAZIE PIERO.

Vezzoso: "combattiamo contro un nemico molto grande e spietato"

 

Intervisitamo il Primo Collaboratore della nostra #Juniores Massimo Vezzoso: "Sono ormai 13 anni che alleno, tra San Gottardo e Ca de Rissi SG scalando la vetta dai piccoli amici alla juniores. Questo è il primo anno con i "grandi", futuri giocatori della prima squadra, iniziato sotto i più rosei auspici.

In primis, essere al fianco di mister Pastorino, UOMO di calcio, esperienza da vendere e grande entusiasmo, alla guida della juniores. Poi, la squadra. Abbiamo sofferto e penato non poco a riscattare molti ragazzi 2003 districandoci a fatica, nella "giungla" dei premi di preparazione. Ma grazie al sacrificio della società siamo riusciti nel nostro intento: allestire una rosa competitiva, di qualità e carattere formata dallo zoccolo duro dei 2001 e sei 2002 come volevamo mister Pastorino ed io. Però, abbiamo dovuto combattere contro un nemico molto grande e spietato che ci ha rovinato i nostri progetti: il Covid-19.

Noi, nonostante le difficoltà, non ci siamo fermati, abbiamo continuato ad allenarci finché ce lo hanno permesso. Poi sono intervenute le nuove regole, allenamenti individuali e spogliatoi chiusi. Non ci siamo fermati. Continuiamo ad allenarci, è vero, a ranghi ridotti perché molti ragazzi non partecipano forse per paura di contrarre il virus forse poco stimolati perché non ci viene consentito di fare la partitella.

In uno sport di contatto come il calcio, se manca il contatto allora non può essere considerato calcio. Ma la società non si è fermata, NOI non ci siamo fermati. Abbiamo ancora entusiasmo da vendere e, anche se vediamo i ragazzi solo un giorno alla settimana, ci accontentiamo di vederci anche solo un'ora per non perdere il "contatto" con loro. Questo non ce lo possono togliere. Darci appuntamento una volta la settimana ci fa guardare avanti e ci tiene legati ancora alla passione che, nonostante le difficoltà, nutriamo per questo sport.

Un sentito ringraziamento a tutto lo staff del Ca de Rissi SG per i sacrifici che stiamo facendo".

Gaglio: "far sentire la presenza e la vicinanza a tutti"

 

Oggi intervistiamo il nostro Responsabile del Settore Giovanile Francesco Gaglio: La Società CaDe Rissi SG dall’inizio della situazione sanitaria legata alla pandemia da COVID-19, si è attivata per garantire sempre ai suoi tesserati un servizio che potesse soddisfare l’esigenza principale della comunicazione, per far sentire la presenza e la vicinanza a tutti e a tutti i livelli.

Il Settore Giovanile, di cui faccio parte con la funzione di Responsabile, nel primo e più pesante lockdown di marzo-aprile-maggio 2020, ha organizzato per ogni leva e per il team dei portieri, delle riunioni periodiche in webinar, destinate a scambi di idee, condivisione dei problemi anche personali, e per il mantenimento di un livello di allenamento basato su schede tecniche preparate ad hoc.

Con la ripresa delle stagione, tra fine agosto e settembre, nel rispetto delle prescrizioni governative e delle indicazioni della Federazione, abbiamo riallacciato i rapporti e riattivato gli allenamenti in presenza. È stato un bel periodo di rinascita, con un sapore assolutamente nuovo, perché così tanto desiderato. Purtroppo la seconda ondata pandemica ci ha costretti a nuove restrizioni che però non ci hanno impedito di proseguire con attività minime, ma vi assicuro fondamentali per l’opportunità che offrono ai nostri ragazzi, di socializzazione e di mantenimento di un discreto livello atletico in attesa di un futuro più sereno.

 

Juniores, Ermanno Pastorino nuotiamo in piena pandemia

 

Intervistiamo Mister Ermanno Pastorino della #Juniores:

Parlare di questo anno calcistico è un po’ difficile , purtroppo nuotiamo in piena pandemia e non è facile riuscire a far convivere il gioco del calcio con le normative che ci sono per evitare il contagio. Certo ci hanno permesso di fare allenamenti singoli, senza la possibilità di accedere a gli spogliatoi,con questo, calcolando che il calcio è uno sport di contatto e che solitamente si suda è difficile da coniugare.

Comunque per poter tenere i ragazzi insieme, in collaborazione con mister Vezzoso abbiamo preparato qualcosa e al venerdì tempo permettendo ci ritroviamo al campetto dove cerchiamo di divertirci; devo dire che la partecipazione dei ragazzi c’è e che riusciamo a passare un oretta in allegria facendo un po’ di movimento.

La cosa che a me dispiace è che sono tornato ad allenare dopo un po’ di anni con entusiasmo e voglia di fare bene, sicuro di avere con me un gruppo forte e compatto, ma questa situazione ha bloccato tutto e devo dire non so so se quest’anno si potrà riprendere. Comunque lavoreremo io e mister Vezzoso per poter portare questo gruppo di ragazzi al prossimo anno nelle migliori condizioni per poter dimostrare il loro valore e sono anche convinto che in questi giovani ci sono ragazzi che presto saranno pronti per l’avventura in prima squadra.

Davide di Donato: "rispettare il virus senza avere paura"

 

È quasi un anno che si convive con questo virus ed è complicato sotto tutti i punti di vista, credo sia giusto avere un atteggiamento rispettoso nei confronti del virus ma non di paura.

Per quanto riguarda il calcio non è di certo una situazione facile per nessuno, da chi deve decidere per tutti a chi come noi non vediamo l'ora di tornare a giocare e stare insieme agli allenamenti e alle partite, siamo in attesa delle decisioni e credo che qualunque esse siano le si accetteranno.

Al momento siamo tutti contenti di vederci quelle due volte a settimana per fare dei tornei di calcio tennis dove la società ce lo permette e possiamo solo dire grazie, e non solo per questo ma anche come è stata gestita la situazione durante l'inizio del campionato perché forse qualcuno non sa che dietro ci sono degli sforzi economici e di energie importanti.

Abbiamo iniziato il campionato cercando di stare tutti attenti al di fuori del calcio perché il virus può circolare ovunque, non è questione di orari o di sederci ad un tavolo in un bar o a cenare in un ristorante, i contatti si possono avere in mille modi e trovo stupide certe decisioni politiche ma è meglio sorvolare su questo perché non è di mia competenza, ognuno dovrebbe comportarsi in maniera responsabile e forse se fossimo stati un popolo tale non avremmo avuto certi risultati negativi, ma si sa che ognuno guarda al proprio orticello e non fa mai un qualcosa in più per il prossimo...

La mia speranza è quella che le persone tornino a lavorare a pieno regime con le proprie attività compresi tanti miei compagni che si possono trovare in difficoltà adesso, ancor prima che si faccia in modo che questo virus non causi più morti e da qui allora tornare a vivere come prima aggiungendo alle nostre vite questo sport che in tanti amiamo, e se non sarà quest'anno ci rivedremo, spero, quest'estate con un'altra preparazione pronti ad affrontare un campionato da capo anche se con un anno in più, data la mia età non molto giovane...

Un saluto a tutti e grazie per tutto ciò che il ca de rissi fa per i propri ragazzi...
Dido

Paolo Scala: "Torneremo a calcare il nostro rettangolo di gioco"

 

Le parole del Mister UEFA C Paolo Scala della #Leva2007: Torneremo a calcare il nostro rettangolo di gioco e quando succederà ricordiamoci di questi momenti in cui insieme , al di là dei colori o della rivalità, abbiamo sconfitto il male: se ricorderemo questa sfida che vinceremo insieme cominceremo a guardare gli avversari come rivali sportivi e non come nemici e capiremo ancora di più il valore della parola sport.

Per usare una metafora calcistica stiamo giocando la partita della vita :L’avversario è rapido, sfuggente, micidiale . Siamo in svantaggio e impegnati in una difesa estrema .

Bisogna organizzare una ripartenza ed agire da squadra ,pensando che se mettiamo in campo tutte le nostre forza alla fine tutto andrà bene.

Per questo ha un senso ,in questo momento,continuare a parlare di sport. Teniamo duro e tutto si risolverà per il meglio.

Piero Graffione: "Dalla Promozione alla Terza Categoria, secondo me sarà quasi impossibile ripartire."

 

Presidente Calcisticamente che 2021 ci aspetta?

Un anno a due fasi. Vedo una prima fase, quella attuale, mirata al mantenimento. Quello che stiamo cercando di portare avanti. La seconda deve essere quella della ripartenza con l’obbiettivo di vedere la prima squadra ad agosto iniziare la preparazione e poi a settembre la ripresa degli allenamenti  di tute le leve.

Alcuni dicono che l'Eccellenza potrebbe essere l'unico campionato "salvato", che ne pensi?

E’ opportuno tentare di giocarlo. L’eccellenza ha implicazioni sui campionati nazionali e la conclusione è necessaria. Poi per “regolarizzare” un format “un po’ strano”. I due gironi, prima a dieci, poi a undici con il giusto ripescaggio del Molassana, non fanno esaltare  il più importante campionato ligure.

Per i ragazzi di settore giovanile e scuola calcio quindi anno da dimenticare?

Più che uno direi due anni da dimenticare. Dai piccoli amici agli allievi ogni anno deve essere di crescita. Queste mezze stagioni, faranno mancare ai ragazzi una parte del bagaglio di crescita che difficilmente potranno recuperare. In questi mesi abbiamo deciso di continuare gli allenamenti. Tutti individuali mirati al miglioramento della tecnica per i più piccoli e al divertimento per i più grandi. Ma l’allenamento è propedeutico alla partita e il non giocare non è d’aiuto. E’ un impegno gravoso che ci siamo presi per far si che i ragazzi non si dimentichino il campo, lo spogliatoio, la palla. Un lavoro più sociale che calcisticamente parlando “formativo”. In più per dare una mano anche alle famiglie abbiamo spostato il saldo delle quote da dicembre a marzo.

Tu che fai parte di quei campionati che rischiano di rimanere fermi, come ti senti?

Dalla Promozione alla Terza Categoria, secondo me sarà quasi impossibile ripartire. Più andiamo avanti e più i tempi si accorciano. Non reputo una buona idea giocare solo mezzo campionato per determinare una classifica, tante squadre non si stanno allenando e vedo difficile, quasi impossibile, giocare mille parti anche infrasettimanali con la regola delle sei ore come finestra temporale. Inoltre “sforare” nel mese di luglio non è semplice: i ragazzi vanno in ferie, iniziano attività serali che, se tutto dovesse essere quasi normale, sarebbe un ostacolo. Mi dispiace molto che alcuni campionati, come la seconda e la terza, non abbiano neanche giocato una partita. Noi almeno tre le abbiamo disputate e il piacere di scendere in campo, se pur per poco, l’abbiamo provato.

Se si dovesse ripartire a settembre che reazione avresti?

Francamente sono già mentalizzato per una ripartenza a settembre. Come detto prima vedo troppi ostacoli.

Se invece si riuscisse a giocare, ma solo per pochi mesi, come giudicheresti la scelta di giocare solo l'andata?

Non mi piacciono le cose forzate. Auspico una collegialità della decisione.  Tranquillamente accetto che il momento storico che siamo vivendo non preveda il termine del campionato. Poi da quello che ricordo il regolamento prevede che a conclusione di tutte le partite del girone di andata e del girone di ritorno vengano determinate le classifiche. L’anno scorso avendo bloccato le retrocessioni abbiamo digerito il fatto che ci fossero solo le promozioni. Quest’anno non so se la sfortunata retrocessa accetterebbe il risultato con altrettanta sportività.

Articolo concesso da Settimana Sport

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A.s.d. Ca De Rissi SG
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16138 - Genova
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Matricola FIGC: 935610 – Matricola CONI: 187308

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